#vita e umanità
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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"Gente che sa vivere" di Alda Merini: La saggezza dell'umanità contro l'aridità dell'intelletto. Recensione di Alessandria today
Una riflessione profonda sulla vera bellezza dell'essere umano, che va oltre la cultura e l'istruzione.
Una riflessione profonda sulla vera bellezza dell’essere umano, che va oltre la cultura e l’istruzione. Nella sua riflessione “Gente che sa vivere”, Alda Merini mette a confronto due tipologie di persone: quelle dotate di grande umanità e sensibilità, ma prive di un’istruzione elevata, e coloro che, pur essendo plurilaureati e acculturati, mancano di qualità fondamentali come il rispetto,…
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gonfiatalavena · 6 months ago
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«Nel mondo si distinguono due tipi di persone: quelle che hanno sofferto e fanno pagare al mondo intero il prezzo del loro dolore ferendo i sentimenti altrui. E quelle che, proprio perché hanno sofferto, nascondono le proprie cicatrici e si prendono cura di quelle altrui donando amore. La sostanziale differenza tra queste due personalità si definisce UMANITÁ. Una dote di rara raffinatezza, che purtroppo, a volte, viene erroneamente interpretata come debolezza». (Joker)
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gregor-samsung · 2 months ago
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" «Voi dovete vivere giorno per giorno, non dovete pensare ossessivamente al futuro. Sarà una esperienza durissima, eppure non la deprecherete. Ne uscirete migliorati. «Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita. Questa almeno è la mia esperienza. Non posso dirvi altro.»
Grazie, a distanza di trent’anni. "
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Giuseppe Pontiggia, Nati Due Volte, Mondadori, 2006¹¹, p. 35.
[1ª edizione: 2000]
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illsadboy · 1 year ago
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A volte facciamo molto, per persone che non valgono niente.
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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È tempo di tornare all'essenziale,
di decidere cosa tenere
e cosa cambiare.
È tempo di fare la differenza.
È tempo di rispettare
le lacrime e i dolori.
È tempo di fare spazio ai nostri talenti
seppelliti dalle paure.
È tempo di realizzare ciò che ci rende felici
e non quello che ci omologa agli altri.
È tempo di capire
che siamo tutti importanti
nella nostra unicità.
È tempo di capire
che chi è più fragile va protetto
e che malato non significa inutile.
È tempo di capire
che farsi valere ed umiliare
non sono la stessa cosa.
È tempo di rispettare la nostra terra
di coltivare il nostro giardino
con una porta socchiusa verso il vicino.
È tempo di indossare scarpe diverse dalle nostre
di leggere in lingue che non conosciamo
di cogliere sfumature che non abbiamo mai notato,
di ascoltare il suono del silenzio
e cullarci su note di isole lontane.
È tempo di rialzarci
e prendere per mano chi non ce la fa.
È tempo di spargere il bello
di diffondere la speranza
di seminare umanità
di ascoltare.
È tempo di annullare le distanze,
di abbracciare con il pensiero.
È tempo di dare alla vita
il ritmo del battito del cuore.
Barbara Hugonin
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bignightpost · 1 month ago
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aaquilas-blog · 3 months ago
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Siamo un granello nel cosmo
Basterebbe riflettere su questo per farci essere più “buoni”. Dove per bontà io intendo: Ascolto e accettazione dell’altro. Senza giudicare nessuno. Senza voler imporre agli altri le nostre idee, le nostre limitate opinioni su come vivere e come comportarsi. Ognuno di noi, in questo minuscolo nano universo, nasce con il “libero arbitrio”. Ognuno di noi è responsabile di vivere o…
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angelap3 · 3 months ago
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La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà.
La scienza ci ha trasformato
in cinici, l'avidità ci
ha resi duri e cattivi.
Pensiamo troppo
e sentiamo poco.
Più che macchinari,
ci serve umanità.
Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.
Senza queste qualità,
la vita è violenza e tutto è
perduto.
- Charlie Chaplin
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pier-carlo-universe · 13 days ago
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"A Praga il primo tram" di Nazım Hikmet: l'intreccio tra quotidianità e poesiaUn viaggio nei dettagli della vita e nei sentimenti universali attraverso la lirica del grande poeta turco. Recensione di Alessandria today
Il fascino dell’ordinario nella poesia di Nazım Hikmet.
Il fascino dell’ordinario nella poesia di Nazım Hikmet.A Praga il primo tram è un breve componimento poetico che racchiude in pochi versi la potenza evocativa di Nazım Hikmet. Il tram, simbolo della vita che si risveglia, si trasforma in una metafora profonda dell’esistenza umana. Il contrasto tra i vetri illuminati e il freddo glaciale all’interno rappresenta l’apparente calore della routine…
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stregh · 6 months ago
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Questa foto è stata scattata da un fotografo turco quando una capra ha partorito un cucciolo su una montagna ghiacciata. Per salvare la vita della capra e del cucciolo, una ragazza del villaggio (pastorella) ha portato la madre sulla spalla e il cane della ragazza ha salvato la capra appena nata portando anche lei. Questa foto è un esempio vivente di umanità.
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susieporta · 3 months ago
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LA BELLEZZA DI PERSEFONE
“Hillman ci fa notare che la “Bellezza” suprema non è quella di Afrodite, bensì di Persefone, la regina degli Inferi. Per dire che non vi può essere vera Bellezza [dell'anima] se non si conosce la 'morte', la depressione, la solitudine, la disperazione che conferiscono profondità, consapevolezza e umanità allo sguardo. E' una Bellezza infera, quella che Psiche riporterà dal suo oscuro viaggio. E' l'ultima, estrema prova: la conoscenza dell'assoluto speculare della vita, la morte [come trasformazione, non certo il suo letteralismo] che neppure Afrodite, la dea della vita, può contrastare. [...]
Ma non si creda che questo portare 'Eros' nei contenuti psichici sia qualcosa di astratto, una questione psichica che può prescindere dalla vita concreta. Qualcosa che può avvenire senza coinvolgimenti e pasticci relazionali, e errori e continue cadute. Certo che no. Hillman sottolinea come il coinvolgimento emotivo è necessario e che senza di esso niente avrebbe luogo. La fatica trasformativa dell'anima prende avvio dalle relazioni di cui non si può fare a meno e che torturano, fanno a pezzi il cuore e mandano in confusione la mente.
Scrive Hillman : «La tortura dell'anima sembra inevitabile in ogni intimo coinvolgimento. A dispetto di tutto ciò che si fa per evitare e alleviare la sofferenza, sembrerebbe che a generarla sia il processo stesso in cui le persone si trovano, quasi che una necessità mitica ci costringe a mettere in scena Psiche ed Eros ».
Carla Stroppa "Lo sguardo di Anima alla vita, in James Hillman, Verso il sapere dell'anima."
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mucillo · 1 month ago
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Morti sul lavoro
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Cadono come foglie, ma l’autunno non c’entra, assumono pose innaturali quei corpi inanimati. Corpi di esseri umani che volano giù da impalcature ma non hanno le ali, spinti dal dio denaro di gentaglia senza umanità e rispetto. Corpi che gemono o urlano per i dolori strazianti e senza difesa.
Non muoiono di lavoro, ma li uccide il lavoro,
Quel lavoro brutale, senza regole che piega, che costringe, a un vivere che non da sicurezza, che somiglia a una tortura mascherata che toglie una vita al giorno e rimane solo una striscia nei telegiornali.
Com’è difficile vivere lavorando, superare giornate estenuanti piene di speranza,sudare per pane e salario, per dare un futuro dignitoso, mentre a loro spese c'è chi si ingrassa con la maschera del benefattore e sfruttando chi si espone ogni giorno alla morte per mangiare.
Brutta razza i padroni, brutta razza chi li dà loro la facoltà di far scendere la ghigliottina su persone che loro considerano solo un numero sul cartellino...timbrato all'entrata e forse ....forse anche all'uscita.
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illsadboy · 8 months ago
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La stupidità e l’ignoranza generano odio. Solo comprendendo possiamo fermare la catena dell’odio. Le persone vivono le loro vite legate a ciò che accettano come corretto e vero. È così che definiscono realtà. Ma ciò che chiamiamo realtà è solo un’illusione.
Itachi Uchiha
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cywo-61 · 5 months ago
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La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà. La scienza ci ha trasformato in cinici, l''avidità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità. Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità, la Vita è violenza e tutto è perduto.
Charlie Chaplin, Il grande dittatore
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L'umanità, la gentilezza, il rispetto ormai sono diventate una rarità.
cywo
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raccontidialiantis · 13 days ago
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C'è tornata oggi
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Era il posto dove s'erano conosciuti, due estati addietro. Lui le aveva fatto scoprire cosa fosse l'amore dei corpi. Lei gli ha insegnato ad amare. Poi, come spesso succede, un'altra gliel'ha rubato. Lei non è competitiva, possessiva, combattiva. In amore non ci si batte: ci si ama, ci si pensa. Ci si accarezza: in modo tenero o ardito. È una ricercatrice, ha una mentalità da scienziata. Ritiene che un amore sia molto simile alla magnetizzazione, che una volta applicata a due pezzi di metallo ferromagnetico, li lega l'un l'altro, pur restando ciascuno con la sua individualità. Se qualcuno riesce a staccarli, evidentemente il magnetismo tra i due non era forte abbastanza. E l'amore, come il coraggio, se uno non ce l'ha non se lo può dare.
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Chiusa l'equazione, archiviato l'esperimento, messi a posto gli attrezzi e pulito il bancone dalle scorie e dalle speranze, restano aperti gli spiragli del suo cuore. Da cui entra un vento gelido e impietoso. Resta da scoprire come poter fermare le lacrime estemporanee, come riuscire a dormire di notte e come smettere di sentirsi sola e umiliata. Eppure è piena di classe, colta e bella da morire. C'è un suo collega che discreto, educato, molto sexy e intelligente, ha già iniziato a organizzarle la vita. Anche se lei ancora non lo immagina. Spesso tutti noi viaggiamo in parallelo a veri tesori di umanità, a miniere d'oro piene d'amore e stentiamo a rendercene conto. Domani, lui le offrirà una rosa e la inviterà a cena. Una nuova alba c'è sempre. Per tutti.
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RDA
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sciatu · 5 days ago
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TEATRO DI TINDARI
“Le parole son medicina all’anima che soffre” questo dice Eschilo nel Prometeo Incatenato e questo piccolo teatro di Tindari, ne è la prova. Adagiato sul promontorio dove il tempio d’Apollo è stato sostituito da un veneratissimo santuario, il teatro, circondato da ulivi e fichidindia, con i suoi duemila anni di storia, osserva il mare e le lontane Eolie, ospitando ancora concerti e opere teatrali. La sua immortale presenza custodisce ancora la Parola, la porta con cui l’anima degli uomini si apre al mondo, quella Parola che forma il Dire, che narra, istruisce, stupisce a affascina. Ancora qui a Tindari, il cielo ascolta e il mare accoglie il Dire degli uomini, perché questo luogo, con il frusciare degli ulivi e il cantare delle cicale, è la cornice in cui la Parola diventa Verso, per far fiorire il Dire, così che possa trovare la cornice dell’eternità in cui riassumersi e non restare solo un suono, un’immagine. Qui la Parola diventa vita, descrive il divenire dell’uomo che malgrado le sue barbarie e abbruttimenti, in essa ritrova quel Verbo che era nel principio dell’universo. Chiamatelo pure un teatro, anzi: un piccolo teatro. In realtà esso è un nido dove l’essenza dell’uomo, le sue paure, i suoi sogni, le sue illusioni e speranze, i suoi dolori ed amori, spiccano il volo e raggiungono il cuore di altri uomini e li, la Parola, semina suggestioni, emozioni che li rende coscienti della loro umanità e diventando così, inevitabilmente, migliori.
“Words are medicine for the suffering soul” says Aeschylus in Prometheus Bound and this small theatre in Tindari is proof of this. Nestled on the promontory where the temple of Apollo has been replaced by a venerated sanctuary, the theatre, surrounded by olive trees and prickly pears, with its two thousand years of history, looks out over the sea and the distant Aeolian Islands, still hosting concerts and plays. Its immortal presence still guards the Word, the door with which the soul of men opens to the world, that Word that forms the Saying, that narrates, instructs, amazes and fascinates. Still here in Tindari, the sky listens and the sea welcomes the Saying of men, because this place, with the rustling of the olive trees and the singing of the cicadas, is the frame in which the Word becomes Verse, to make the Saying flourish, so that it can find the frame of eternity in which to summarize itself and not remain just a sound, an image. Here the Word becomes life, describes the becoming of man who despite his barbarity and brutality, finds in it that Word that was in the beginning of the universe. Call it a theater, or rather: a small theater. In reality it is a nest where the essence of man, his fears, his dreams, his illusions and hopes, his pains and loves, take flight and reach the hearts of other men and there, the Word, sows suggestions, emotions that make them aware of their humanity and thus becoming, inevitably, better.
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